All’interno del nostro ginocchio, tesi tra tibia e femore, due legamenti il Crociato Anteriore il Posteriore formano il cosiddetto Pivot Centrale, responsabile della Stabilità attiva e passiva dell’articolazione.
Questi legamenti entrano in gioco durante la flesso estensione e durante le rotazioni [volontarie o meno]. Al loro interno trovano sede dei recettori che permettono al nostro Sistema Nervoso di attivare i muscoli necessari a contrastare eventuali movimenti preternaturali.
Un trauma distorsivo, ad alta o bassa velocità ed energia, possono allontanare la tibia dal femore, mettere in tensione i Legamenti Crociati sino a romperli. Si distinguono le lesioni dei singoli legamenti, che possono essere complete e parziali oppure lesioni complesse, multilegamentose o associate a lesioni meniscali, cartilaginee, etc.
E’ tipico il racconto di un paziente che ha subito una lesione di un Legamento Crociato: “..ho sentito STACK, mi ha ceduto il ginocchio e ho sentito un gran dolore..”. Da quel momento difficoltà a camminare, a muovere il ginocchio, comparsa di un gonfiore importante nel giro di 12h e persistente instabilità.
Alla visita è possibile eseguire alcuni test che evidenzino l’instabilità del ginocchio, ma il completamento diagnostico si avvarrà di una Risonanza Magnetica.
Fondamentale sarebbe eseguirla prima della comparsa del gonfiore [molto difficile in Italia] oppure alla scomparsa dello stesso. Il gonfiore infatti può alterare la visione delle strutture interne del ginocchio.
Nelle fasi precoci una buona fisioterapia può ristabilire la normale mobilità articolare e ridurre il gonfiore mantenendo, comunque, un buon tono muscolare.
La scelta di un trattamento chirurgico, di ricostruzione del legamento crociato, rispetto ad un trattamento conservativo dipende dal grado di limitazione funzionale nella vita quotidiana o sportiva o lavorativa che questo causa al paziente.
Pazienti con scarse esigenze funzionali possono giovarsi di una fisioterapia atta a rinforzare la muscolatura e imporre un recupero propriocettivo importante. Pazienti sportivi, invece, dovranno intraprendere un percorso riabilitativo volto a riottenere il movimento completo del ginocchio e l’assenza di gonfiore. A quel punto il ginocchio sarà pronto per subire una ricostruzione del legamento crociato in artroscopia.
La ricostruzione del Legamento Crociato può essere svolta utilizzando propri tendini [omograft], tendini da cadavere [allograft] o trapianti sintetici. Ognuno di questi ha delle caratteristiche peculiari che faranno propendere verso l’uno o verso l’altro a seconda del paziente e delle sue esigenze funzionali.
L’intervento, in regime di day hospital, viene eseguito in anestesia spinale subaracnoidea e porterà il paziente alla dimissione con le stampelle, ma con carico concesso da subito nel giro di 6/10 h.
Da questo momento, ruolo fondamentale è ricoperto dalla fisioterapia che dovrà essere costante, gradualmente evolutiva e completa. Nel giro di un mese le attività quotidiane sono alla portata di tutti i pazienti. La corsa viene introdotta tra il 3° e il 4° mese, mentre lo sport che prevede cambi di direzione o rapidi spostamenti non prima di 6/8 mesi dall’intervento